Doveva essere la giornata del riscatto questa ottava di campionato che la Vibonese ha giocato sul terreno del “Luigi Razza” contro la Gelbison di mister De Felice. Brucia ancora oggi la sconfitta maturata 14 giorni orsono tra le mure amiche e la vittoria di ieri avrebbe potuto rappresentare quantomeno “l’acqua sul fuoco” che avrebbe alleviato il dolore per il ko contro la Cittanovese scaturito da una prestazione rossoblù al di sotto delle aspettative che il pubblico vibonese ha mal digerito. Scendere in campo per vincere era l’imperativo di mister Campilongo, questo era risaputo, ieri come non mai doveva essere categorico. La Vibonese proveniva infatti da un pareggio confortante maturato sul campo del Troina, attuale seconda forza in campionato, mentre la Gelbison sul proprio terreno amico aveva intascato una vittoria inaspettata contro la temibile Ercolanese al comando della classifica con 19 punti. Ci si aspettava una prestazione dalla squadra rossoblù di alto livello ed invece la gara è iniziata quasi subito in salita a causa di una distrazione difensiva rossoblù (l’ennesima!) che ha permesso alla squadra ospite di portarsi in vantaggio.

La reazione della Vibonese invece è apparsa fin troppo sterile, specialmente nel primo tempo. Infatti è stata vicinissima al pareggio a seguito di un diagonale scagliato da Bubas poco dopo dentro l’area di rigore e salvato miracolosamente da un difensore ospite in prossimità della linea di porta.

La squadra rossoblù, nella prima frazione di gara, ha incontrato non poche difficoltà a causa della poca cattiveria agonistica, della mancanza di intensità, ed a tratti la manovra è sembrata anche evanescente.

Nel secondo tempo la Vibonese ha iniziato la gara con un piglio differente anche grazie alla condotta della squadra avversaria che ha abbassato oltremodo il baricentro rinunciando a giocare, e ciò ha permesso alla compagine di casa di mantenere il pallino ristabilendo così, a circa 20 minuti dalla fine, il pareggio con la rete di Allegretti giusto assist di Bubas.

Alla fine è 1-1 e la Vibonese, in questa fase iniziale di campionato, ha dovuto ingoiare un altro boccone amaro. Sul banco degli imputati tutto lo staff societario e tecnico poiché, sebbene più volte sbandierato da più parti all’inizio della stagione di aver costruito una squadra importante con giocatori di grandi qualità, i punti continuano a latitare. La classifica vede relegata la squadra rossoblù al terz’ultimo posto con soli 6 punti, frutto di una vittoria interna, di due pareggi, di cui uno interno ed uno esterno e due sconfitte, sebbene ci siano ancora due gare da recuperare (contro il Paceco mercoledì 25 ottobre p.v. e Gela a data ancora da definirsi) e ciò induce a pensare che la Vibonese presenta dei limiti molto palesi ed evidenti dovuti soprattutto alla carenza in organico di giocatori animati da grande personalità e spirito combattivo in grado di poter “ringhiare” sulle caviglie degli avversari ed in grado di poter esercitare in ogni zona del campo una pressione costante e continua. A ciò si registra anche l’assenza di un ariete, capace di gestire la palla e far salire la squadra nei momenti più difficili ed avente un rendimento più prolifico sotto porta. Una squadra che ha dimostrato, ancora una volta, di non aver assimilato ancora al meglio quello che il mister propone durante la settimana. Ed i gol subiti fin qui rappresentano ed avallano ulteriormente, senza tema di smentita, quanto sopra evidenziato.

A questo punto sorge spontanea una domanda! Ma vi è consapevolezza e voglia di fare da parte dei giocatori, predisposizione da parte di tutti al sacrificio nel lavorare nelle due fasi? A giudicare dalle prestazioni fin qui fornite questa squadra non può configurarsi assolutamente ancora come collettivo e non ha gli attributi ed i mezzi tecnici per recitare il ruolo di regina del campionato.

E’ necessario invertire la rotta sin da subito se si vuole aspirare a qualcosa di importante. Non sono più tollerate distrazioni che molto spesso dimostrano la superficialità con cui i giocatori rossoblù approcciano le partite e nè offrire loro ulteriori opportunità o ipotetiche ancore di speranza. Ebbene che lo sappiano tutti, la società, la squadra con in testa il mister, ed i tifosi!

Avanti Vibonese! Forza Leoni!