Ha solo 26 anni ma è uno dei giocatori della Vibonese con più esperienza sulle spalle. Vincenzo Camilleri, al suo primo anno in maglia rossoblu, e’ già uno dei leader all’interno dello spogliatoio. Gli sono bastati pochi mesi per inserirsi al meglio nel gruppo storico proveniente dalla straordinaria cavalcata della passata stagione: «A Vibo è impossibile non ambientarsi al meglio fin da subito – spiega Camilleri – qui tutto sa di famiglia. Dal presidente al magazziniere. È davvero speciale. Come l’accoglienza che mi hanno riservato i miei nuovi compagni. Un minuto dopo – continua – mi hanno fatto sentire già parte di quel gruppo che solo pochi mesi prima aveva conquistato la Serie C».
Da quando è a Vibo praticamente non ha saltato mai una partita. E’, insieme a Mengoni, Obodo, Tito e Bubas uno degli stakonivisti per eccellenza della Vibonese targata 2018/2019. Tra i difensori centrali con più minuti nelle gambe dell’intero torneo. Dietro le spalle il pari beffa, all’ultimo secondo, contro la Juve Stabia. All’orizzonte il derby contro la Reggina: «Non posso nascondere che ancora ho e abbiamo l’amaro in bocca per il pareggio di domenica – sottolinea. Un risultato difficile da digerire anche se da subito abbiamo focalizzato la nostra attenzione alla partita di Reggio. Un derby e per me una gara particolare».
E già perché per Vincenzo Camilleri quella di domenica al “Granillo”(partita anticipata alle 16:30) non è una partita qualsiasi. Per lui, in riva allo Stretto tanti ricordi: «Quello stadio lo ricorderò per sempre. Rientrarci sarà un’emozione anche se rispetto agli anni in cui ho indossato la maglia amaranto sono cambiate tante cose. Non è più quella Reggina ma rivedrò ugualmente tante persone con le quali ho condiviso momenti di vita personale e professionale che non dimenticherò mai»
Domenica, tuttavia, i ricordi lasceranno spazio al presente. Che per la Vibonese significa ottenere il massimo risultato possibile: «Per noi è una partita fondamentale. Vuoi perché è appunto un derby – rimarca Il difensore rossoblu – vuoi perché vogliamo ritornare a vincere. Per loro non è un bel momento per questioni extracalcistiche ma sul campo, paradossalmente, stanno dando comunque il massimo. E lo faranno – chiosa – senza ombra di dubbio anche contro di noi».