Due giornate di squalifica per il difensore Luigi Silvestri, tre ammende da 500 euro, due tesserati inibiti fino al prossimo 18 dicembre ed uno ammonito. Ecco i provvedimenti del Giudice sportivo sulla base di quanto riportato nel documento refertato dal direttore di gara, il signor Cascone della sezione di Nocera, nel post Siracusa. Decisioni che la società del presidente Caffo contesta duramente in una nota congiunta firmata da tutti i massimi dirigenti rossoblu:
“Accettiamo i provvedimenti del Giudice sportivo ma contestiamo a voce alta le decisioni del direttore di gara. Quanto accaduto ieri – continua la nota – ha dell’incredibile. Il signor Cascone (della sezione di Nocera) secondo il nostro parere – sottolinea – ha sbagliato ad espellere il nostro difensore Luigi Silvestri per “atto di violenza verso un avversario a gioco fermo” e squalificato per due giornate, ma vera vittima dello scontro avuto con un avversario a fine gara. Sarebbe bastato guardare la sua gamba (forte contusione e taglio profondo alla tibia sinistra) per capire che la reazione avuta, seppur non giustificabile ma comunque contenuta, sia stata istintiva e volta alla salvaguardia della propria incolumità. L’arbitro – rimarca la Società – non supportato a dovere dai suoi assistenti e dagli organi preposti presenti sul terreno di gioco, ha sbagliato ad espellere i nostri tesserati Saverio Mancini e Simone Lo Schiavo (inibiti fino al 18 dicembre e multati di 500 euro) e Bruno Tamburro (ammonito) ingiustamente allontanati dal rettangolo di gioco solo perché a più riprese hanno provato ad attirare l’attenzione del direttore di gara per un episodio scorretto da parte di un giocatore avversario nei confronti di uno dei nostri ragazzi raccattapalle a bordo campo. Episodio di cui lo stesso protagonista ospite si è giustificato e scusato a fine gara con il bambino interessato dal gesto violento e con alcuni dirigenti della U.S. Vibonese. La nostra Società da sempre è sinonimo di correttezza e lealtà sportiva. Non faremo ricorso ma è inaccettabile – concludono i massimi dirigenti rossoblu- che a più riprese club come la U.S. Vibonese debbano subire determinate scelte arbitrali senza nessuna logica e non conformi al regolamento”.