Tre. Per Dante era il numero perfetto. Per la Vibonesequello della rinascita in Serie C. Che se ci pensate nel calcio è la terza serie nazionale. Nel sistema di scrittura italiano è la terza lettera dell’alfabeto. Tre come le vittorie di fila in campionato. (Cavese, Rieti e Sicula Leonzio). Tre come i sorrisi da tre punti casalinghi consecutivi. Tre come i turni di fila senza subire gol, che portano quasi a 300 minuti l’imbattibilità in campionato di Riccardo Mengoni. Non ci è riuscito nessuno nel girone C a fare lo stesso. Tre come terza posizione in classifica. Dopo il successo contro la Sicula la Vibonese è balzata, seppur provvisoriamente, sul gradino più basso del podio a braccetto con il Catania. L’ultima squadra ad essere riuscita a battere la Vibonese, guarda un pò, per 3-0. Tre come i chilometri di estensione (fonte Wikipedia) del famoso parco della Reggia di Caserta. La prossima terra da conquistare. Casa della corazzata Casertana. Costruita per stravincere questo campionato. Ma a secco da vittorie (turno di riposo compreso) da tre giornate. Aveva ragione Dante che tra cantiche, canti e terzine era sicuro che per giungere in Paradiso era impossibile non incontrare sulla propria strada il numero tre. E allora non resta che mettersi comodi tra curve e tribune in casa e in trasferta e godersi questo campionato che sa di “Divina Commedia”.