Venticinque giorni di silenzio. Apparente. Perché a Vibo, almeno tra i massimi dirigenti societari, nessuno ha ancora fatto un giorno di vacanza. Dal “rompete le righe” ad oggi, in seno alla società di via Piazza d’Armi si è continuato a lavorare. Forse più intensamente rispetto alle settimane precedenti. D’altronde organizzare la stagione che verrà è più impegnativo che chiudere quella in corso. Alla luce, soprattutto, di ciò che sarà il nuovo campionato di Serie C. Un mix di piazze importanti e club piccoli ma ambiziosi in cui la Vibonese vorrà recitare un ruolo da protagonista. In barba ad alcune affermazioni apparse su un quotidiano locale la Vibonese non ha perso tempo e punta a valorizzare il patrimonio costruito negli ultimi due anni agonistici. Dal mantenimento della categoria al diritto di proprietà che oggi il club rossoblu può esercitare nei confronti di giocatori richiesti anche in categorie superiori. Quindi, più che un “problema da contratti in essere”, come erroneamente scritto sullo stesso giornale, la Vibonese, mai come quest’anno, ha tra le mani un’opportunità. Per accrescere la propria credibilità e professionalità senza dimenticare l’aspetto economico che eventuali cessioni potrebbero procurare: «Stiamo lavorando, come sempre, con la massima serenità – spiega il direttore sportivo rossoblu Simone Lo Schiavo. Non abbiamo particolare fretta nel muoverci sul mercato e questo per noi è un grosso vantaggio rispetto alle stagioni precedenti. In rosa – continua Lo Schiavo – abbiamo giocatori validi su cui la Vibonese punta senza tentennamenti. Pur senza spese “faraoniche” siamo riusciti a trattenere a Vibo  i nostri pezzi pregiati, valorizzando, al contempo, altri giocatori arrivati la scorsa estate. Questo – sottolinea il diesse – permette di portarci sui banchi del calciomercato con più sicurezze sia in “entrata” ed eventuale “uscita”. Se fossi un giornalista di questa città – rimarca – focalizzerei l’attenzione più che sui contratti in essere o valutazioni personali sul budget, tra l’altro senza nessuna conoscenza o dati alla mano, sui problemi burocratici legati anche alla gestione dello stadio “Luigi Razza”, come ha precisato nei giorni scorsi il presidente Pippo Caffo,  che ancora oggi mettono a rischio la nostra partecipazione al prossimo campionato».