A Vibo Valentia è tornata la pioggia. E’ domenica. L’ultima senza partite. Sul “Luigi Razza” il solo rumore dell’acqua che batte sulla struttura in ferro che disegna la tribuna. E’ il giorno del “rompete le righe” in casa Vibonese. Del gruppo allenato da Nevio Orlandi non è rimasto praticamente nessuno. Tranne capitan Obodo ed il difensore Franchino. Dietro le spalle la vittoria, sofferta, contro la Viterbese. Sbarcata in Calabria con il classico coltello fra i denti. Hanno lottato i laziali. Su ogni pallone. Aveva ragione il tecnico rossoblu in settimana a rimarcare la difficoltà del match contro i gialloblu. La Viterbese non merita la classifica che ha. Posizione a cui è rimasta bloccata dopo l’incornata vincente di Leonardo Taurino. Sempre più principe tra i principi dei goleador di Serie C. Sei i gol stagionali per l’attaccante di Taranto. Cinque quelli realizzati al “Luigi Razza”. Quando Taurino gioca tra le mura amiche praticamente segna sempre. E quando la Vibonese vince c’è sempre il suo zampino. Cinque anche i successi consecutivi in casa per i rossoblu. Tutti senza subire mai un gol. Matera, Cavese, Sicula Leonzio, Vitus Francavilla e Viterbese. Tutte squadre tornate a casa con un pugno di mosche e affette da “sterilità” sotto porta. Quattrocentocinquanta i minuti senza subire gol al “Razza” dove la società rossoblu, sfruttando il ritorno in campo di domenica, spera di accogliere molti più tifosi a spingere la squadra. Se è vero com’è vero che quando la Vibonese gioca in casa ha una marcia in più.