“Sono stati quindici giorni pesanti. Per fortuna non dal punto di vista sanitario perchè non ho avuto nessun sintomo, al contrario del presidente Caffo e del segretario Mancini, ai quali rivolgo anche pubblicamente il mio più caloroso augurio di una pronta guarigione, ma non è bello stare fuori se fai questo mestiere. Io ho cercato di dare il mio contributo, per quanto possibile, sfruttando le nuove tecnologie ma non è mai come il campo. Domenica è stato supplizio ma sapevo che i miei ragazzi avrebbero dato tutto e così è stato, al di là del risultato che ci ha premiato maggiormente. Hanno fatto una partita splendida sotto tutti i punti di vista, lo staff, il direttore, la segretaria, i collaboratori, tutti davvero, hanno fatto, in grande emergenza, un lavoro eccezionale. Avremmo voluto goderci questa vittoria per qualche giorno in più, ma domani torniamo in campo. Sappiamo che sarà una partita difficilissima. Incontriamo una squadra forte, sapientemente guidata da un allenatore altrettanto forte come Raffaele, costruita per obiettivi importanti. Sicuramente è in un momento di difficoltà ma paradossalmente per noi sarà ancora peggio. Catania è una piazza esigente, la pressione generata in queste ore caricherà a pallettoni i giocatori e quindi ci sarà da soffrire parecchio perchè ci aspetteranno con il classico coltello fra i denti. Tuttavia dalla nostra parte abbiamo la tranquillità di chi non ha nulla da perdere. Andremo a Catania sempre con la solita voglia di mettere in difficoltà i nostri avversari e di fare risultato”.