Dalla “X” di Pagani al pareggio con polemiche contro il Siracusa e la sconfitta di Monopoli. Nel mezzo decine di azioni. Un po’ di sfortuna ed una conferma: in Lega Pro nulla è scontato. Non lo è soprattutto quest’anno in un campionato tiratissimo in cui tutto è un grande punto interrogativo fino al triplice fischio. Lo ha capito bene la Vibonese che in poco più di dieci giorni ha vissuto una vera e propria altalena di emozioni. Una “giostra” che il tecnico rossoblu, Nevio Orlandi, analizza così: «Siamo passati da un periodo in cui tutto ci girava bene ad un periodo in cui nulla sembra girarci per il verso giusto. Anche la dea bendata sembra averci girato le spalle. Ma – sottolinea – questo è il campionato di Serie C. Tuttavia – continua – nel calcio credo che tutto alla fine si equivalga. A fare la differenza sono sempre i dettagli ed un pizzico di fortuna. Soprattutto in un campionato equilibrato come quello di quest’anno in cui se non mantieni alta l’asticella in termini di attenzione e concentrazione rischi di uscire dal campo sconfitto o con una grande delusione, nonostante aver dominato la gara. Un po’ quello che è successo a noi nelle ultime partite».

Dal passato al presente. Domenica al “Luigi Razza” arriva la capolista Juve Stabia: «E’ una squadra attrezzata per vincere il campionato – analizza Orlandi. Un gruppo esperto allenato da un allenatore che, seppur agli inizi, ha sulle spalle un bagaglio enorme d’esperienza maturato sul campo da giocatore quindi – continua –  conosce determinate dinamiche tecnico/tattiche ed i risultati, infatti, gli stanno dando ragione. Tuttavia – rimarca – proprio per il discorso che facevamo prima, anche loro sanno che niente è già scritto e quindi verranno qui più carichi che mai. Per noi affrontare la capolista deve essere uno stimolo in più a far bene anche se – chiosa – in certe partite le motivazioni nascono da sole».